Mi chiamo Maria Lucia Potere e svolgo l’attività di psicologo psicoterapeuta presso il mio studio a Pescara e online. Lavoro con adulti, adolescenti, coppie e famiglie.

Sono iscritta all’Albo degli Psicologi dell’Abruzzo (n° 1176). 

Ho conseguito la laurea in Psicologia Clinica presso l’Università La Sapienza di Roma nel 2004 con una tesi sul trattamento del Disturbo borderline di personalità. Ho svolto il tirocinio post lauream presso il Policlinico Umberto I di Roma nel Dipartimento di Psicologia Clinica e presso una casa famiglia per minori a Santa Severa (RM). Ho perfezionato la mia formazione conseguendo la specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale presso l’Istituto Skinner di Roma. Ho svolto il tirocinio di specializzazione nel Centro di Salute Mentale di Pescara e presso una struttura terapeutica residenziale per minori a Chieti. Successivamente mi sono formata in Schema Therapy presso la ISST (International Society of Schema Therapy) e sono Operatore Clinico Certificato nel trattamento del trauma. 

Ho svolto i primi anni della mia esperienza lavorativa nel campo dell’assistenza scolastica specializzata e delle comunità per minori. Dal 2011 svolgo attività clinica presso il mio studio di Pescara e mi occupo di consulenza psicologica e psicoterapia in presenza e online. Dal 2018 lavoro nell’ambito del recupero dalla dipendenza da sostanze e delle dipendenze comportamentali (gioco d’azzardo patologico, internet e gaming, sesso, lavoro, shopping compulsivo, e dipendenza affettiva) presso una struttura privata specializzata in programmi di recupero residenziali, semi-residenziali e ambulatoriali. Dal 2023 presto inoltre servizio presso la ASL 2 Abruzzo nel Centro di Salute Mentale di Lanciano, in qualità di psicologo psicoterapeuta ambulatoriale.

Continuo con sempre più stimolante passione a formarmi su approcci terapeutici differenti dall’ambito cognitivo comportamentale, che resta pur sempre la mia formazione di base, perché penso che un approccio clinico integrato sia il modo più efficace per rivolgersi con umiltà e apertura alla meravigliosa unicità di colui che mi piace chiamare non mio paziente, ma mio prezioso interlocutore.